mercoledì 25 febbraio 2015

carta # digitale - cosa preferiscono i nostri ragazzi?

verrebbe proprio voglia di chiedersi cosa ne pensano i nostri ragazzi su questo argomento. Pochi giorni fa è uscito un libro, negli USA, che si inserisce proprio in questo dibattito.
Cosa è meglio? il libro di carta o la versione digitale?


I nativi digitali preferiscono i libri di carta?
di Michael S. Rosenwald – Washington Post

Lo dice un nuovo libro americano, spiegando e articolando: e i confusi editori di tutto il mondo dovranno tenerne conto...

l'articolo completo, tradotto in italiano, lo puoi leggere qui (dalle pagine de Il Post)
La nostra posizione è sempre stata quella del "giusto" equilibrio, evitiamo la troppa enfasi per il digitale e conosciamo la grande utilità del cartaceo. Anche nel lavoro coi ragazzi
E proprio per verificare direttamente come stanno le cose, oggi abbiamo fatto un semplice esperimento: una verifica di storia è stata svolta da un gruppo direttamente con il tablet, mentre l'altra classe ha ricevuto un foglio ("Ma come, prof, unfoglio di carta?") per svolgere il lavoro, in modo "classico" il lavoro e rispondere alle domande. Il clima di lavoro era uguale, bello e intenso (anche se erano le ultime 2 ore della settimana!). Adesso proveremo a verificare se effettivamente ci sono delle evidenti differenze. Anche se il gruppo che lavorava su carta... voleva più tempo per completare il lavoro.

sabato 7 febbraio 2015

Qualche news per conoscere...

Stare in classe e continuare normalmente la nostra sperimentazione richiede anche una buona dose di aggiornamento, di curiosità e di sguardi un po' allargati per conoscere il panorama tecnologico legato alla didattica. Invitiamo anche i genitori a fare altrettanto (per quanto riguarda i ragazzi, al momento... ci limitiamo ai suggerimenti)
Nel mese di gennaio il Giornale di Seregno, testata locale, ha titolato in modo un po' roboante parlando dell'open day della nostra scuola "sempre più tecnologica". Ma non è la tecnologia l'anima della didattica, anche se ne può diventare un'ottima alleata.
Ci piace allora segnalare un paio di articoli che ...conviene conoscere e tenere in considerazione.
  • il primo riporta la situazione italiana delle scuole 2.0, un reportage impietoso del Corriere della Sera che si potrebbe riassumere in 2 cifre:  38 scuole su 8.519 meritano questo titolo... da approfondire qui  Nel clima di quasi sconforto e critica ho aggiunto all'articolo qualche breve riflessione personale...che riporto:
    "
    Tra l'eccellenza e il burrone esistono molte vie di mezzo; capisco che il presidente del GARR sia rimasto stupito, ma approfondendo il discorso non è proprio vero che offrivano gratis una connessione da fantascienza, le scuole dovevano pagare un canone di 3000 (tremila) € all'anno e capisco bene che molte si siano arenate. Però penso alla mia scuoletta, una media paritaria (e ne conosco altre), abbiamo iniziato coi tablet e il prossimo anno avremo tutte le classi equipaggiate in questo modo, il Registro On Line ha le sue pecche e lungaggini, ma tutti lo usano regolarmente (solo un paio su 160 genitori NON ci sono mai entrati); tutti i docenti usano PC e videoproiettori (in ogni classe, più semplici della LIM che spesso viene usata solo in questo modo), la connessione wi-fi è mediocre (ma è quello che passa Telecom) ma con accorgimenti vari funziona e regge, le discipline hanno come supporto un'aula virtuale (con Moodle, a costo zero) e ci sono docenti che si danno da fare. ..e si potrebbe continuare ... :-)
  • l'altro invece parla della "salute" dei tablet, che sembrano meno pimpanti di qualche anno fa. Qualcuno li definisce addirittura in "via di estinzione". Ecco l'articolo, sempre del  CdS che ne stende quasi il necrologio. Non ci preoccupano molto i volumi di vendita dei vari  brand; sappiamo bene che mettere nelle mani degli alunni prodotti ingombranti o complessi non è certo un percorso da fare, ci auguriamo solo che, come spesso accade, con il passar del tempo questi oggetti dientino sempre più affidabili, potenti e versatili.